Agriturismo San Michele sulla Via Francigena
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Borgo d’Ale  si trova  a 270 m s.l.m. nell'alto vercellese, ai piedi delle colline moreniche di Ivrea. E' sito archeologico: ruderi della chiesa romanica S.Maria d’Areglio (anno 1000 d.C.), chiesa romanica di Clivolo (1100 d.C.), chiesa parrocchiale di San Michele (1700).

Poco distante (25 km) la Badia di Lucedio, abbazzia benedettina da cui nel primo millennio dell’era cristiana iniziò la bonifica delle paludi della pianura vercellese. Nei pressi vi è il  Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino, oggi parco naturale regionale. Esso è un rarissimo esempio di bosco planiziale nel bacino del Po e ha resistito nei secoli all'attività umana.

Mercatino dell’antiquariato ogni terza domenica del mese (300 m). Castello di Masino (a 10 minuti d’auto, 10 km) Lago di Viverone (15 km).
A Vercelli mostra permanente fondazione Guggenheim museo Borgogna (pinacoteca che raccoglie opere di pittura, scultura, grafica e arti decorative realizzate dal rinascimento all'ottocento), museo Diocesano con il famoso Vercelli Book primo testo dell’inglese moderno, Abbazia di S.Andrea (30 km).
Santuario di Oropa (30 km); Monastero di Bose a Magnano (20 km).
Ristorante presso Agriturismo Natura Foresto (Cavaglià) convenzionato: menù a base di erbe, cucina piemontese, con prodotti di stagione.
Possibilità di acquistare presso le aziende socie carni bovine, avicole, suine e le verdure da cucinare nella postazione alla brace, presente nel cortile dell’agriturismo. Possibilità di partecipare alla preparazione del pane e di altri prodotti con cottura nel forno a legna presente in azienda.
Possibilità di partecipare alla preparazione di conserve vegetali e di frutta.

Sport e attività nei dintorni: golf, caccia, equitazione, tennis, nuoto, barca a vela, percorsi per mountain bike con istruttori.

Siamo nell’alto vercellese al confine con il canavese che si raggiunge superando la vicina collina del “Bric dal Mund” dalla quale  il panorama si apre sul castello di Masino, sul lago di Viverone e spazia su tutta la pianura del vercellese fino alle colline del  Monferrato. L’area precollinare è costituita da boschi di castagno e acacia con alcune enclavi di rovere e roverella. Immerso nelle coltivazioni di fruttiferi, Borgo d’Ale in primavera si colora di bianco, rosa, rosa intenso, e poi ancora bianco con le fioriture di albicocchi, ciliegi, susini, peschi, meli, peri e, nel mese di maggio dell’acacia e dell’actinidia (Kiwi). Ai colori delle fioriture si abbinano anche odori che si fanno particolarmente intensi con la fioritura dei castagni coltivati e selvatici ai primi di giugno. Le campagne dove si alternano frutteti e cereali vernini che da maggio a luglio decorano il territorio con il loro manto verde intenso delle spighe che diventa biondo a maturità. Nel periodo estivo si sente il profumo delle pesche appena raccolte e il rumore dell’acqua che dai canali si sparge nei campi a dissetare le terre arse dal sole. A settembre inizia la raccolta delle castagne che in ottobre termina con quella dei kiwi. Sempre nel nostro agriturismo potrete trovare a colazione il latte vaccino munto la sera prima con le uova e i prosciuttini d’oca o anatra, le marmellate e il miele dei soci della cooperativa.   Convenzionato con l’agriturismo vi è un maneggio con possibilità di effettuare escursioni a cavallo o in MTB con istruttori professionisti.   A breve distanza si trova il castello di Masino, il lago di Viverone e di Candia Canavese, il paese d’arte di Maglione sede del M.A.C.A.M. (museo d’arte contemporanea all’aperto), a Caluso e a Roppolo si trovano due enoteche regionali che valorizzano i vitigni e i vini del territorio. Terre d’acqua e terre di riso si estendono in direzione di Vercelli. A Villareggia sulla fine della Dora Baltea si può ammirare un’opera di ingegneria civile realizzata ormai da più di un secolo: lo sbarramento sul fiume e la centrale di pompaggio per l’acqua irrigua che disseta questa parte dell’alto vercellese. Più a sud, sempre sulla Dora Baltea, sorge un’altra opera di ingegneria idraulica a Saluggia dove si dirama il canale Farini che scorre a monte del famoso canale Cavour e irriga la pianura vercellese prima coltivata a mais e grano e poi subito a riso.